Un nuovo studio ribadisce i danni del fumo in gravidanza sul feto. Pubblicato su Archives of Toxicology alla vigilia del ‘No Tobacco Day’, la giornata senza tabacco, che si celebra il 31 maggio, lo studio conferma che le sostanze chimiche presenti nelle sigarette sono dannose per lo sviluppo delle cellule del fegato del bimbo in grembo, soprattutto se è un maschietto.
Il fegato è di vitale importanza nella purificazione dell’organismo dalle sostanze tossiche e svolge un ruolo importante nella regolazione del metabolismo. Il team di ricercatori dell’Università di Aberdeen, Glasgow ed Edimburgo, ha sviluppato un metodo per studiare gli effetti del fumo materno sul tessuto epatico utilizzando le staminali embrionali pluripotenti, ovvero che hanno la capacità di trasformarsi in altri tipi di cellule. Le cellule del tessuto del fegato, o epatociti, così ottenute provenivano da linee cellulari sia maschili che femminili e sono state esposte al cocktail di circa 7.000 sostanze chimiche nocive presenti nelle sigarette. Sostanze che, quando la mamma fuma in gravidanza, in parte arrivano anche al feto attraverso il sangue. Tra queste benzene, formaldeide, catrame, cadmio, cromo, arsenico, monossido di carbonio, ammoniaca, per citare le più note. Si è visto che gli epatociti maschili esposti al fumo mostravano vere e proprie cicatrici, mentre in quelli femminili erano presenti piuttosto danni al metabolismo cellulare. I danni, tra l’altro, sono duraturi.